Livio Partiti mi ospita nella trasmissione "Il posto delle parole"

Sì, lo so, da un po' di tempo parlo quasi soltanto di Morivamo di freddo. Come le neomamme che riferiscono ogni vagito, smorfietta, lallazione della creatura.
Non voglio farla tanto lunga. Livio Partiti mi ha ospitata nella trasmissione che conduce il sabato mattina su TRS, Il posto delle parole, in cui si conversa di libri. Abbiamo parlato del librettino. Ero emozionata. E se volete ascoltare la conversazione cliccate qui. Oppure qui.





Ed eccoci a marzo...

Marzo 2017? Siamo già arrivati a marzo? Pare proprio di sì. E ancora nessun post su questo blog un po' abbandonato. Peccato, peccato non avere abbastanza tempo per tutto.
Succedono tante cose, si corre dietro ai progetti più disparati, ma alcune attività piacevoli si possono infilare solo negli anfratti del tempo doveroso che le incombenze di famiglia, lavoro, burocrazie varie occupano quasi per intero.
Si legge e si scrive di notte o all'alba.
Da questo caos - che è il caos di tutti, almeno della maggior parte delle persone che conosco - estraggo un frammento che mi va di raccontare (anche) qui.  
Morivamo di freddo, edito da Durango Edizioni, adesso (da gennaio 2017) è anche un libro di carta, che si può ordinare sul sito della casa editrice, sugli store on line, nelle librerie in cui operano libraie e librai di buona volontà.
In questa pagina potete: leggere le recensioni dei lettori; acquistare l'ebook o il libro cartaceo; dare un'occhiata agli altri libri della collana Romance in Durango.

Un'altra cosa che mi piace raccontarvi è il dibattito su digitale e carta che in qualche modo ha coinvolto Morivamo di freddo.
Vi rimando all' intervista di Marco Ischia a Massimo Giuliani, direttore editoriale di Durango Edizioni: leggerete cose interessanti su libri e tecnologie digitali. E anche su Morivamo di freddo e sulla sua genesi.

Non mi resta che augurare a tutti, come sempre, buone letture.

Rosalia (Lia) Messina